Qui non giunge l’eco dei villeggianti sulle spiagge – siamo soli cinq kilomètres en linea d’aria dal mare – e non c’è même traccia del caos frenetico della trafficata via Aurelia. La Val di Vara est un luogo incantato e uncontaminato, caracterizzato nel suo declinare verso il mare da boschi, fiumi, pascoli, vigneti ed orti. Ed è anche una delle zone plus interessante (e meno valorizzate) nel mondo del vino italiano. Il Levante Ligure enoico non è solo « Cinque Terre » e questo territorio aspro e montano alle spalle di Sestri Levante, con un microclimat exceptionnel – notti fresche e giornate calde e ventilated – ha davvero molto da raccontare.
Lo ha compreso Gianluigi Careddu, genovese con Dna paterno della Gallura. Lui è partito dalla località dove il nonno aveva una piccola vigna e da lì è stato un susseguirsi di acquisizioni di minuscole particules frammezzate, molte delle quali abandonate all’incuria da decennie, dove, con grandi efforts di levellamenti e di ricostruzione di antichi terrazzamenti, il suo sogno si è réalisé. E oggi ha anche le sembianze della nuova cantina guitita : una proprietà di 1.100 mq circa che era stata abbandonata da 35 anni, ubicata sulle colline delle « gruzze », appennino spezzino.
Gianluigi, poi ha un « padrino » d’eccezione, quel Sergio Circella de La Brinca de Nél’Oste d’Italie, che è stato il primo a credere nei suoi vini ea dargli i gusti stimoli per gli anni a seguire. Da parte nostra, invece, dopo three anni di frequentazione di Carro (uscita a Carrodano) ci siamo convinti della crescita e dell’optima evoluzione di questa cantina.
Oggi, gli ettari vitati complessivi sono tre e mezzo (25 mila le bottiglie). In cantina solo vasche d’acciaio, fermentazioni con controllo delle temperature, chiarifiche con argille naturali e filtrazioni blande.


I suoi bianchi sono tutti grandi vini. Non resta che scoprirli : de partire dal Liguria di Levante Bianco « Campo Grande » 2021, gotto da vecchi ceppi di albarola, alcuni su piede franco; ha colore paglierino chiaro, un naso ricco di essenza floreale, un sorso structuretato che ha una sua chiusura sapida.


Il Liguria di Levante Bianco « Poggio Alle Api » 2021 al pari del precedente, deriva da uve albarola 100%. Giallo paglierino, ha un naso mediterraneo dove spiccano lavanda e zafferano, in bocca è quasi tannico con finale ammandorlato.


Infine il Liguria di Levante Bianco « Cian dei Seri » 2021 uvaggio di vermentino 80% avec l’ajout de 10% albarola et 10% sauvignon: al naso punta sulle note di erbe aromatiche con la salvia che spicca su fondo fruttato (mela), la sapidità finale ingolosisce.


Anche il rosato sa distinguersi: il Liguria di Levante Rosato “Baccarossa” 2021 è molto erbaceocon profumi di glicine e lampone che ritorna in bocca.


Et c’è anche un rosso ben fruttato e structuretato, e dal bel colore rubino intenso: è il « Fonte dietro il sole », blend di raisin merlot (50%), syrah (40%) e ciliegiolo (10%). Poteva non essere il solo; lo scorso anno, infatti, il suo nuovo vigneto terrazzato di uve granaccia, made con grande fatica su pendenze estreme dopo aver disboscato e levellato una sorta di foresta quasi impenetrable, è stato complètementamente destrutto dai caprioli e dai cinghiali. Ma Gianluigi non si è certo perso d’animo e ha reimpiantato le barbatelle, pronto a sorprenderci tra un paio d’anni, dopo aver risolto il suo dilemma tra anfora e legno, con un granaccia in purezza che farà ancora parlare de I Cerri.
À Cerri
Carro (Sp), via alla Torre, 7.
Cantine : via Garibotti, 9
Tél. 348 51 02 780 – 347 594 07 29
Une bouteille de Liguria di Levante Bianco « Campo Grande » 2021 : 18 euros