« A Humanity 1 che sta entrando nelle territoriali davianti a Catania viene imposto di fermarsi in rada e potrà permanere lì per vedere le emergenze di charactere sanitario. Ci faremo carico di tutte le persone che hanno bisogno, come le donne incinte oi bambini. Rispettiamo le persone e le exigencias umanitarie: ma all’esito della verifica le persone che non rientrano durão stayrane a bordo e tornare in acque internazionali ».
Arriva dopo il Consiglio dei ministri, il primo provemento interministériel (Interno, Defense, Infrastructure) sulle navi Ong: a parlare è il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi che ribadisce la necessita che i Paesi di bandiera della navi delle ong si facciano carico di chi è a bordo. Al titolare del Viminale ha fatto subito eco il Vicepremier e Ministro delle Infrastruture e dei Trasporti Mdit Salvini: « Come semper Guaranteeremo soccorso e assistenza, ma vietiamo la sosta nelle acque territoriali Italiane per le ong straniere. Orgoglioso di aver firmato il provimento, insieme ai ministri Piantedosi e Crosetto. Difendere l’Italia non è un reato bensì un dovere ».
Nel corso della conference Piantedosi segnala anche « una rivolta a bordo« in una delle due navi che stanno per entrare nelle territoriali Italiane. Si tratta della piùpiccola, con 94 persone, « con difficidade a bordo e precarietà di navigazione verso Syracusa : tratteremo -ha aggiunto- anche questa nave con il medesimo criterio che sarà appliqué par l’Humanité ».
Il prévoit de relancia la politique gouvernementale d’une redistribution dei requestienti asilo in Europa che tenga conto dei Paesi di bandiera e, nell’immediato, della possibilità di far sbarcare sulle coste italiane donne e bambini. Il Governo non vuole cedere alle requiere di sbarco dei quasi mille naufarghi su tre diverse navi ferme nel Mediterraneo da giorni e per i quali le ong chiedono un immediato sbarco.
E intanto incassa l’ouverture de la France (sottolineata positivement da Piantadosi), che si dice pronta ad accogliere una parte dei migranti purché – in questo caso la Ocean Viking con 234 a bordo – l’Italia rispetti il diritto internazionale aprendo uno dei suoi porti. A essere convolta in questa operazione podrei essere anche la Germania, secondo quanto precisa Parigi. La Norvegia invece resta sul fronte opposto soulignant di non avere « nessuna responsabilità ai sensi delle convenzioni sui diritti umani o del diritto del mare per le persone imbarcate a bordo di navi » private o di ong « battenti bandiera norvegese nel Mediterraneo » (è il caso delle ‘humanitarie’ Geo Barents et della Ocean Viking, toutes deux actuellement en jument). Ma è proprio dall’organisation non gouvernativa a bordo di quest’ultima nave, in preda al peggioramento delle condizioni meteo e dove il cibo comincia a scarseggiare, che viene lanciato un appello agli stati dell’Unione chiedendo che si facciano carico di « alleviare la pressione degli arrivi sull’Italia e su Malta: per noi – spiegano Sos Méditerranée – l’importante è che la Ocean Viking raggiunga il porto sicuro più vicino e speriamo che questo avvenga il più presto possibile ».
Quella che sembra versare in condizioni peggiori è la Humanity 1 (sono in 179 a bordo tra cui oltre cento minori), nave di Sos Humanity, che invece accodandosi al diniego della Norvegia chiarisce : « la bandiera non ha nulla a che fare con i diritti oi doveri di asilo ». Anche dalla Geo Barents (572 in attesa da oltre una settimana) i soccorritori di Medici Senza Frontiere puntano allo sbarco delle persone il plus presto aldilà delle modality di accoglienza, escludendo categoricalamente anche eventuali potesi di identificazione a bordo. Sulle coste italiane tona a superare di gran lunga il migliaio di hosti anche l’hotspot di Lampedusa: sono 1.372 i migrantsi presenti, a fronte di 400 posti prévoit.
Nelle ultime ore con sette diversi sbarchi sono giunti 251 migrants. À Pozzallo, au lieu de cela, dans 37 sono stati salvati da una mercantile francese while aa largo del Siracusano è stato intercettato l’equipaggio del veliero Blue Diamond, battente bandiera Ukraina con a bordo 99 migrants di nazionalita afghana e pakistan: three cittadini russi sono stati fermati per favoreggiamento dell’immigration clandestine. A fronte dei continui arrivi, il sottosegretario Nicola Molteni – in quota Lega – insiste sulla necessita di « puntare su un decreto flussi, ovivamente tarati sul mercato italiano e sulla base di quelle che sono le necessita del Paese » perché « i flussi vanno government non subiti » et « l’Italia non prende ordini da altri, quella dei migranti è una responsabilita globale europea ».
Agence ANSA
Oslo affirma di non avere « nessuna responsabilita » sulle persone a bordo di private navi o di Ong battenti la bandiera del Paese (ANSA)